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Progetti :: Scuola di Abaetuba

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Il Centro Professionale in Amazzonia, nel Parà , lo Stato più povero del Brasile.

Completato il preventivo per costruire aule e laboratori
1200 allievi potranno ricevere un insegnamento superiore, per ottenere una migliore qualifica nei corsi tradizionali di elettricista, idraulico, saldatore, ma anche per poter contare su nuovi laboratori di chimica, informatica e di tutela ambientale. Sarà il primo centro in Brasile a formare tecnici ambientali, che potranno contribuire a salvaguardare la grande foresta amazzonica....

E' un progetto completo ed impegnativo, quello che il Fondo ha deliberato per sostenere la costruzione di nuove aule e laboratori, per aumentare l'offerta formativa per  i giovani del comprensorio di Abaetuba. Una scelta che oltre a venire incontro ad una aspirazione di sviluppo sociale ed economico, sostiene il coraggio e la determinazione dell'animatore di questo progetto, il Vescovo don Flavio. Le minacce di morte ricevute per aver denunciato gli abusi commessi su una ragazzina a causa di gravissime responsabilità di autorità pubbliche, non hanno intaccato la volontà di sostenere i suoi ragazzi, la sua città per affrancarsi dalla miseria e dal degrado. Il Presidente Lula ha pubblicamente condannato l'episodio, ma, una volta caduti i riflettori..... si resta soli. Abbiamo saputo di questa vicenda dai giornali e abbiamo parlato con il Vescovo, abbiamo ascoltato la sua richiesta: diamo un'opportunità ai giovani di crearsi un futuro, aiutiamoli a diventare cittadini, questo servirà per loro e per le future generazioni.... Ma noi sappiamo anche che la realizzazione del progetto, oltre che portare benessere e lavoro, servirà a dimostrare che la fermezza contro la barbarie, contro i poteri forti ed arroganti smuove le coscienze, chiede loro di schierarsi concretamente e il Fondo si è schierato con questo progetto al fianco del Vescovo e di chi lo sostiene.Far arrivare la nostra solidarietà fattiva e concreta, significa inviare un messaggio forte a chi avrebbe voluto mantenere la degradazione umana dei responsabili della violenza  impunita. L.R.B., il nome della ragazzina di 15 anni messa in cella con 30 uomini, violentata ripetutamente, per decisione di una magistrata e per scelta di un commissario di polizia. Era arrivata da poco, da un villaggio, per poter frequentare le elementari. Non ha trovato una scuola, ma la strada e poi il carcere con un trattamento disumano....Con questo progetto il Fondo si unisce a coloro che alzano forte la loro voce.......MAI PIU' LRB.

Questo è il valore aggiunto della solidarietà!