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95.910 euro versate dai colleghi di Banca Intesa San Paolo e dall'Azienda per le vittime del terremoto di Haiti!!!! Altri 101.050 si aggiungono al totale generale che raggiunge 309.379,85 euro

Un risultato che non avremmo mai immaginato di raggiungere.
Inaspettati e benvenuti questi contributi alla campagna di raccolta fondi straordinaria, lanciata in favore delle vittime del terremoto di Haiti. 200.000 morti, 1.200.000 senza casa, una economia che vive solo di aiuti umanitari. Un Paese senza Governo, che ha appaltato all'Onu e agli Stati Uniti l'onere della ricostruzione e del passaggio dall'emergenza alla normalità .

Ci vorranno almeno 20 anni per assorbire il colpo. La catastrofe umanitaria che abbiamo visto sotto i nostri occhi, anticamente si sarebbe chiamato il flagello di Dio, per la dimensione e la enormità dei danni provocati, per le vite già fragili, strappate violentemente e così numerose.Vediamo che cosa ci racconta dal suo sito MSF a quattro mesi dal terremoto

“Più di un milione di persone vive ancora in condizioni deplorevoli, sotto le tende o in ricoveri di fortuna, senza nessuna prospettiva chiara per il futuro”, spiega Stefano Zannini, capo missione di MSF ad Haiti. “Nel frattempo le piogge si sono intensificate e le inondazioni negli accampamenti degli sfollati si susseguono più volte a settimana”.
A partire dal 12 gennaio, MSF ha fornito cure mediche a 137mila pazienti. Nelle strutture sanitarie di base, le patologie oggi più frequenti sono principalmente le infezioni alle vie respiratorie e le malattie legate alla contaminazione dell’acqua, come malaria o la diarrea. Dalla fine di marzo, 71 casi di sospetta febbre tifoide, malattia legata alle scarse condizioni di igiene, sono stati trattati presso l’ospedale Choscal, nel quartiere di Cité Soleil a Port-au-Prince.
In un paese con più del 60% delle strutture sanitarie seriamente danneggiate o completamente distrutte, MSF si impegna anche a rispondere ai bisogni più specialistici, gestendo o supportando ospedali e strutture mediche di secondo livello. “Ci sono feriti a causa del terremoto che hanno bisogno di operazioni di chirurgia ortopedica e di assistenza post operatoria, ma anche pazienti che hanno nuovamente bisogno di cure ordinarie, come i feriti per incidenti domestici o automobilistici”, dichiara John Pratt, medico dell’ospedale di MSF Saint Louis a Port-au-Prince.
Anche la maternità è una priorità: nel solo mese di aprile, MSF ha eseguito 635 parti a rischio, compresi 131 cesarei, presso il centro medico Isaie Jeanty nella capitale. MSF ha inoltre costituito l’unica unità specialistica per la cura degli ustionati gravi presso l’ospedale Saint-Louis. La maggior parte dei pazienti sono bambini che riportano gravi ustioni a causa di incidenti che avvengono negli alloggi temporanei che spesso ospitano famiglie molto numerose."

E questa è solo la parte sanitaria. proviamo ad immaginare tutto il resto.

Abbiamo già preso contatto con MSF perchè presenti un progetto operativo per un presidio medico permanente, magari riadattando e rimetttendo in sicurezza qualche ospedale già esistente.  

La sorpresa odierna di aver trovato una somma così importante ci costringe a rivedere i nostri piani e ad ingrandire il progetto. Speriamo di essere ancora costretti a farlo da tali buone notizie!!!           

IEM