Altravoce ETS

Dati generali progetto

Anno: 2024
Paese: Italia
Località: Darfo Boario Terme, BS
Associazione: Altravoce ETS
Valore del progetto: € 28.358,00
A carico di Prosolidar: € 21.508,00
Percentuale finanziata: 75,84%


Obiettivo:

Sostenere l’inclusione sociale e occupazionale in provincia di Brescia attraverso la promozione musicale e la valorizzazione dei suoi artisti con disabilità.

Beneficiari:

16 Musicisti con disabilità mentale anche grave tra i 17 ai 58 anni provenienti da tutta la Val Camonica e dalle zone limitrofi, Brescia inclusa.

Descrizione progetto

Il progetto "Professione Musicista" si propone come iniziativa di inclusione sociale, offrendo a musicisti con disabilità mentale, anche di grave entità (autismo, disabilità intellettive, sindromi genetiche), la possibilità di approfondire la propria formazione musicale dopo tre anni di studi dedicati alle opere di grandi autori. Questi artisti avranno l'opportunità di integrarsi con i musicisti professionisti dell'Orchestra di Altravoce.

Le attività del progetto includono formazione tecnica musicale, sessioni di prove sinfoniche caratterizzate dall'inclusività, attività di disseminazione e un evento conclusivo che culmina in un concerto. Ciò che rende unico questo progetto è l'impegno a riconoscere un compenso economico ai musicisti con disabilità per le loro performance pubbliche, garantendo una parità economica con i colleghi professionisti che li accompagnano. L'obiettivo è evidenziare un'efficace inclusione sociale che si estende fino al riconoscimento economico.

Un aspetto cruciale è la volontà di finanziare questo compenso attraverso gli introiti generati dall'evento stesso, piuttosto che ricorrere a raccolte fondi esterne. Questo approccio mira a sostenere l'autonomia finanziaria del progetto.

Dal punto di vista culturale, il progetto si pone l'ambizioso obiettivo di sfidare e superare il pregiudizio che le persone con disabilità non possano affrontare complessità o intraprendere attività intelligenti. Si tratta di un cambiamento culturale che vuole dimostrare che le persone con disabilità non devono essere condannate a una mancanza di attività o limitate a iniziative considerate esclusivamente infantili, indipendentemente dalla loro età.

Questo salto culturale non è solo benefico per gli individui coinvolti, ma anche per le loro famiglie e la società nel suo complesso. L'obiettivo è che sempre più persone possano riconoscere il diritto, derivante da un naturale bisogno, di perseguire la propria realizzazione in modo paritario rispetto agli altri, abbracciando tutte le dimensioni della vita, sia socio-relazionale, culturale che lavorativa.