Un Ospedale per Ampefy-Andasibe

Dati generali progetto

Anno: 2019
Paese: Madagascar
Località: Comune di Ampefy-Andasibe
Associazione: Associazione Change Onlus
Valore del progetto: € 100.760,00
A carico di Prosolidar: € 32.300,00
Percentuale finanziata: 32,06%


Obiettivo

Contribuire al miglioramento delle condizioni di salute degli abitanti della Regione di Itasy, in particolare di gestanti, madri e neonati sotto l’anno di età

Destinatari

150 mamme in attesa, che potranno usufruire di un percorso di accompagnamento alla nascita a un costo per loro accessibili,  600 neonati e bambini sotto l’anno di età, che potranno ricevere le cure necessarie nelle prime settimane e mesi di vita, 240 pazienti che presentano patologie rischiose per la loro vita e lo staff medico locale in servizio presso l’ospedale

Descrizione progetto

l progetto si realizza ad Ampefy-Andasibe, dove Change Onlus è presente dal 2009 con l’obiettivo di migliorare le condizioni di salute nella regione, laddove il sistema sanitario è quasi esclusivamente privato con costi inaccessibili per la maggior parte della popolazione. Nel 2014 è stato inaugurato il Centro Sanitario St. Paul, ad oggi un punto di riferimento per gli abitanti che possono usufruire di consultazioni mediche ed esami di laboratorio in modo continuativo, e che in questi 5 anni ha trattato più di 30.000 persone e sensibilizzate oltre 5.000 sulle questioni nutrizionali e sanitarie.

Alcune prestazioni sono ormai consolidate e il Centro Sanitario St. Paul è riconosciuto come il punto di riferimento principale. Altri servizi, tuttavia, presentano le potenzialità per diventare punti di eccellenza ma c’è bisogno di un maggior investimento di risorse.

L’avvio di una chirurgia permanente e soprattutto la costruzione di un’ala degenze, consentirà di garantire anche alla popolazione della Regione di Itasy l’accesso, in un primo momento, a prestazioni di chirurgia sia ordinaria come i cesarei che risolutiva di patologie quali appendiciti, ernie strozzate, fistole e ascessi, cistomi ovarici, fibromi giganti, labbro leporino, cisti che, a oggi, possono causare fino al 50% delle morti premature tra la popolazione di riferimento, con la prospettiva, nell’arco di circa 5 anni, di poter accedere ad un Ospedale in grado di operare in presenza anche di patologie più invasive, quali ad esempio i tumori.

In relazione alle patologie che inizialmente non saranno trattate il Centro punterà sulla diagnostica precoce, in modo da informare il paziente e permettergli di rivolgersi per tempo ad una struttura ospedaliera che realizza quel tipo di intervento.