Roma 19 maggio 2021

 

Tutti gli anni Fondazione Prosolidar si è trovata a fronteggiare, in Italia e nel mondo, emergenze di varia natura, come i disastri dovuti alle calamità naturali, le guerre e le carestie che hanno colpito molti paesi esteri etc., ma non ci saremmo certo aspettati di dover affrontare, nel 2020, l’epidemia del corona virus che ha colpito l’intero pianeta.

All'inizio dell’anno, quando i numeri cominciavano ad aumentare e le preoccupazioni iniziavano a crescere, non si pensava certo che in poche settimane, quel virus quasi ancora sconosciuto, avrebbe destabilizzato il mondo intero, sconvolgendo la vita di ciascuno, mettendo a soqquadro le strutture e le pratiche sanitarie, causando la morte di tante, troppe persone, trasformando le città in luoghi con strade deserte.

In questo anno abbiamo imparato, purtroppo, a non dare nulla per scontato, la nostra salute, gli affetti e persino le strette di mano.

Con la pandemia, oltre alle risorse sanitarie e naturali, anche quelle economiche hanno cominciato a scarseggiare per il rallentamento o il blocco della produzione, mettendo in difficoltà innanzitutto le componenti più fragili della società: anziani, malati, bambini e giovani, migranti irregolari “invisibili” e non raggiungibili dalle reti di protezione sociale, tutti i lavoratori irregolari, i precari, gli stagionali, le organizzazioni del terzo settore tagliate fuori dai programmi di aiuto: il sistema socio - economico globale ha mostrato la sua fragilità, evidenziando come lo squilibrio di una dimensione si possa trasmettere a tutte le altre e la crisi di un paese e area geografica si rifletta sugli altri.

Per Fondazione Prosolidar si è chiuso, quindi, un anno denso di attività nel quale ci siamo dovuti impegnare molto più del solito per far fronte a situazioni di emergenza a sostegno dei più bisognosi, quelli che sopravvivono grazie alla generosità delle Onlus, che quotidianamente, si occupano di loro, i “dimenticati della generazione del covid”, ma anche per supportare i bambini privati della socialità, i disabili, i malati, le donne, tutti coloro ai quali l’emergenza ha fatto pagare il prezzo più caro.

La pandemia si è manifestata in un momento dell'anno in cui avevamo già impegnato la maggior parte delle risorse disponibili e siamo stati quindi costretti a modificare i programmi del 2020 per poter essere in grado di fronteggiare con tempestività le numerose richieste ricevute fin dai primi giorni.

Il nostro fondo annuale per le emergenze, che abbiamo reso immediatamente disponibile, non poteva, da solo, essere sufficiente ed abbiamo, quindi, rivisto la gestione dei progetti per reperire ulteriori risorse finanziarie, rispetto a quelle ordinarie.

Per tutti gli interventi in corso, abbiamo dunque verificato se la pandemia ne consentiva o meno la prosecuzione o la conclusione nel periodo di emergenza e - in alcuni casi - abbiamo concordato con gli interessati il rinvio dei finanziamenti per qualche mese, in modo da poter destinare nell’immediato quante più risorse possibili al contrasto al Covid-19.

In tal modo è stato possibile finanziare 28 progetti presentati da associazioni che operano direttamente sul campo e destinare all’emergenza un totale di risorse pari a quasi 670.000 euro per fornire attrezzature sanitarie, mezzi, DPI, team di psicologi, servizi domiciliari, messa a disposizione di specialisti e operatori, supporto a persone e famiglie in difficoltà.

In particolare, tra i 28 progetti finanziati si segnalano, in Italia, la donazione di attrezzature (ecografi, unità di terapia intensiva, software, ecc.) tra gli altri a Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, Fondazione Fatebenefratelli di Roma e alla Fondazione Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Ma vi sono stati anche interventi a favore di realtà minori, associazioni di pubblica assistenza, associazioni - che hanno in carico strutture per disabili, anziani, malati psichici, minori – che la pandemia ha costretto ad operare in un contesto molto più difficile da gestire.

All’ estero abbiamo fornito un supporto economico molto rilevante ad UNHCR per un intervento di risposta e sostegno ai rifugiati in Niger, ma abbiamo anche, ad esempio, destinato risorse ad una associazione in Burkina Faso, per l’acquisto di cibo per l'emergenza alimentare causata dal lockdown e dalla conseguente chiusura di tutte le piccole attività fonte di reddito per la popolazione locale.

Va però anche sottolineato il fatto che Prosolidar eroga finanziamenti destinati a molti altri campi di attività quali, ad esempio, iniziative a favore di popolazioni in difficoltà, aiuti alla autosufficienza economica e alla serenità alimentare, sostegno ai perseguitati, alle vittime del disagio e di violenza in particolare donne e minori.

Nell’anno appena concluso abbiamo gestito un totale di 168 progetti realizzati da enti no profit, per un importo complessivo di circa 2.400.000 euro: un grande impegno della Fondazione, pur nei limiti di disponibilità economiche che potrebbero essere sensibilmente maggiori e consentirci di aumentare almeno del 30 per cento la nostra capacità di intervento, se anche i colleghi che ancora non lo fanno dessero il loro piccolo contributo.

Per quanto riguarda i 168 progetti gestiti, 40 sono quelli terminati e 128 quelli in corso, di questi ultimi, 81 sono stati realizzati in Italia (37 al nord, 27 al centro, 12 al Sud e 5 nelle Isole) e 47 in altri paesi (29 in Africa, 10 in Asia, 5 in America del Sud e Centrale e 3 in Europa).

Relativamente ai progetti terminati, 17 sono stati realizzati all’estero (13 in Africa e 4 in Asia) e 23 in Italia (11 al nord, 4 al centro, 6 al sud e 2 nelle isole).

Tra tutti i progetti gestiti, ce ne sono anche 69 nuovi approvati nell’anno (di cui 51 in Italia e 18 in altri paesi) per un impegno economico pari a circa 1.930.000 euro

Per quanto riguarda gli altri ambiti di attività della Fondazione, nel corso del 2020 sono arrivati a conclusione numerosi progetti come, ad esempio, l’Ospedale di Emergency in Uganda: il nuovo Centro di eccellenza in chirurgia pediatrica di Entebbe è ormai pronto. I lavori strutturali sono stati completati, così come gli allestimenti e gli arredi; sono state installate tutte le apparecchiature, gli impianti biomedicali, ed è stato così possibile ricoverare i primi pazienti.

Ricordiamo anche ARCI TOSCANA per il progetto di prevenzione di situazioni di sfruttamento dei bambini siriani e libanesi (dai 6 ai 17 anni) vittime del conflitto e che hanno sperimentato violenza, sfruttamento e abuso; l’Associazione ANT per il progetto di assistenza gratuita e prevenzione per pazienti oncologici a Taranto, con particolare attenzione ai quartieri “I Tamburi” e “Paolo VI”; l’AIL Milano che, grazie al nostro contributo, ha acquistato un nuovo mezzo per garantire supporto a un numero maggiore di malati di leucemia e alle loro famiglie, potenziando il servizio di accompagnamento e trasporto gratuito casa/ospedale.

Vanno, inoltre, citati il CIAI, che ha migliorato gli spazi per contrastare la dispersione scolastica in due scuole medie a Bari e Palermo, la Fondazione Comunità del Salento che ha realizzato e allestito una gelateria sociale in cui si sono inserite persone in difficoltà e disagio economico, l’Associazione Il Mandorlo, a Lecce, con il progetto “La Bottega degli Artigiani” che ha avviato un percorso di lavoro rivolto a 10 giovani che sono stati affiancati da esperti artigiani che hanno insegnato loro il mestiere e la Fondazione Franco e Piera Cutino che ha realizzato la costruzione di una infrastruttura all'interno del Campus di Ematologia dell'ospedale Cervello di Palermo per la formazione teorico-pratica sulla prevenzione, diagnosi e cura dell’anemia falciforme.

Per tutti i finanziamenti è stata nostra cura, come sempre, verificare, tra le altre cose, la conformità di quanto realizzato rispetto ai contenuti dei progetti approvati, analizzando attentamente i rapporti finanziari in coerenza con l’avanzamento delle attività e le erogazioni delle tranches di finanziamento e il rispetto delle norme stabilite dalle nostre linee guida. Purtroppo non è stato possibile, a differenza degli anni precedenti, svolgere sul campo attività di monitoraggio e controllo, così come non è stato possibile procedere alla formale inaugurazione dei molti progetti conclusi.

La Fondazione ha continuato ad adeguare la normativa relativa alla tutela dei dati personali, usando la piattaforma informatica idonea ad assicurare il livello di sicurezza richiesto dalla legge.

È stato anche adottato il regolamento interno, il quale si applica a coloro che sono in possesso di specifiche credenziali di accesso al sistema informatico e che integra la lettera di autorizzazione al trattamento dei dati personali consegnata nel mese di dicembre 2019.

Per l’adeguamento dello Statuto al Codice del terzo settore (di cui al D.lgs. 117/2017), è stata elaborata una proposta di modifica volta all’allineamento alle nuove disposizioni e alla futura adozione della nuova qualifica di “ente filantropico”, mediante iscrizione nella relativa sezione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), una volta venuta meno l’attuale qualifica di Onlus.

In particolare, lo scorso dicembre, il Consiglio di amministrazione della Fondazione, ha approvato la bozza di modifica statutaria che sarà presentata al Collegio dei Fondatori per essere definitivamente deliberata.

Per quanto riguarda gli organi della Fondazione, a seguito delle dimissioni del Vice Presidente Agostino Megale, la carica è stata conferita a Cristiano Hoffmann che, a norma di Statuto, ha assunto anche la Presidenza del Collegio dei Fondatori. Inoltre, nel Collegio dei Revisori, Alessandro Bonelli, dimissionario, è stato sostituito da Silvio Fiorentini.

Si conclude un altro anno di intensa attività, nel quale gli organismi di Fondazione Prosolidar hanno continuato ad operare, nella pienezza delle rispettive funzioni, in regime di prorogatio, in attesa che le Parti istitutive del settore del credito procedano al rinnovo delle cariche.

Al termine di quest’anno desidero ancora ringraziare i nostri Amministratori, rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori e delle Aziende: il Vice Presidente Cristiano Hoffmann, i Componenti del Collegio dei Fondatori, del Consiglio di Amministrazione, dei Revisori dei Conti, per il loro sostegno e per il lavoro svolto insieme.

Voglio esprimere la mia sincera gratitudine ad Agostino Megale per il grandissimo e puntuale lavoro svolto in questi anni a favore della Fondazione, sia come Vice Presidente della Fondazione, che quale Presidente del Collegio dei Fondatori e per aver collaborato e sostenuto con impegno la Fondazione.

Un sentito ringraziamento va al Segretario Generale Ferdinando Giglio per la costante, fattiva collaborazione e per la gestione della struttura della Fondazione.

Grazie ad Alessandra Villa, Elisa Drago e Sara Gulli – per la loro attività di puntuale gestione e controllo accurato dei progetti che finanziamo e a Sandra Tomaccini, che con grande generosità continua a regalarci la sua collaborazione nelle attività di segreteria.

Non smetteremo mai di avere l’ambizioso desiderio di raccogliere le tante sfide che ci troviamo a fronteggiare ogni anno, pur con risorse sempre più limitate, come confermano anche i dati relativi ai contributi pervenuti per l’anno 2020, che risultano ancora insoddisfacenti rispetto al potenziale dei lavoratori occupati nel settore del credito.

Ancora una volta, quindi, vogliamo ringraziare tutti coloro che ci sostengono e ci rivolgiamo di nuovo alla generosità dei colleghi perché facciano uno sforzo in più per incrementare la raccolta dei contributi, così da dare alla Fondazione maggiori possibilità di operare a sostegno di progetti di solidarietà in Italia e nel mondo.

Siamo consapevoli del fatto che la tragica pandemia comporta nuove sfide e un esponenziale aumento delle richieste di finanziamento. Oggi, come mai prima, è chiaro che bisogna continuare a sostenere chi protegge i più fragili, poiché l'emergenza purtroppo non si è arrestata, ma anzi continua a causare grandi disagi e chi ne paga i costi maggiori sono le categorie che sopravvivono grazie alla generosità delle Onlus.

Siamo pronti a continuare nella nostra opera insieme a tutti i donatori, gli operatori e i volontari, donne e uomini che continuano ad operare sul campo tutti i giorni con coraggio e tenacia: a tutti loro va il nostro più sentito ringraziamento.

 

Il Presidente

Giancarlo Durante