Con Medici Senza Frontiere in aiuto dei rifugiati Rohingya

La crisi umanitaria a Cox’s Bazar, in Bangladesh, non accenna a diminuire. Dal 25 agosto più di 620.000 Rohingya sono fuggiti dal Myanmar per raggiungere il paese vicino. Questi arrivi si sono aggiunti alle centinaia di migliaia di Rohingya che avevano lasciato il proprio paese negli anni scorsi e vivevano già in condizioni precarie. Ogni giorno si registrano nuovi arrivi ma sono ancora molti i Rohingya che restano bloccati in Myanmar cercando disperatamente un modo per fuggire.

Dal 1985 MSF è presente in Bangladesh sia nella capitale Dacca che nel Cox’s Bazar. Ma con questo recente afflusso di rifugiati, MSF ha dovuto aumentare in modo massiccio la sua capacità di risposta, avviando ulteriori progetti di emergenza a Cox's Bazar, dove attualmente gestisce 15 cliniche, 3 centri sanitari di base e 5 ospedali. Il 21 dicembre, a causa del rapido aumento del numero dei pazienti infetti da difterite, MSF ha avviato diversi centri di trattamento per la difterite. Tra questi, il centro di trattamento a Rubber Garden, che in precedenza era un centro di transito per i nuovi arrivati. Il 27 dicembre, il centro di trattamento per la difterite di Rubber Garden, progettato con 200 letti per casi gravi e 60 letti per casi critici, ha iniziato a somministrare la terapia antibiotica. Quando il numero di casi diminuirà, in vista dell’imminente stagione delle piogge, MSF intende trasformare il suo centro di trattamento difterico in un centro emergenziale con una capacità di 100 posti letto per il trattamento del colera e 30 posti letto per il trattamento di altre malattie che richiedono isolamento.

Per contenere la diffusione della malattia, la misura più importante è garantire la copertura vaccinale nel più breve tempo possibile. Fondazione Prosolidar, per far fronte a quest'emergenza, ha destinato 45.000 € che garantiranno oltre 130 kit emergenziali (contenenti cerotti, garze, siringhe, ecc.), 137 tende che daranno riparo a oltre 540 persone.

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